Terza dose di vaccino Covid a quattro mesi di distanza dal completamento del ciclo vaccinale: quali sono gli effetti collaterali con Pfizer e Moderna.
Arrivati quasi alla fine del mese di dicembre, in Italia sono state somministrate più di 16 milioni di terze dosi. In base alle indicazioni del Ministero della Salute e delle autorità sanitarie, per il booster vengono somministrati i vaccini mRNA, quindi Pfizer e Moderna. Andiamo a vedere allora, dati alla mano, quelli che sono gli effetti collaterali in seguito alla somministrazione della terza dose di vaccino con Pfizer e Moderna.
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Terza dose con Pfizer e Moderna, gli effetti collaterali
In linea generale possiamo dire che gli effetti collaterali in seguito alla terza dose sono decisamente più soft rispetto a quelli registrati dopo la somministrazione della prima e della seconda dose.
Dopo la somministrazione della terza dose, sia con Pfizer che con Moderna, gli effetti collaterali più comuni sono:
dolore in sede di iniezione
spossatezza
febbre
affaticamento
dolore articolare e dolore muscolare.
Gli effetti collaterali registrati fino a questo momento si manifestano nelle ore immediatamente successive alla somministrazione del vaccino e di solito si risolvono in poche ore.
La buona notizia, dati alla mano, è che gli effetti collaterali dopo la somministrazione della terza dose, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, sono più lievi rispetto a quelli registrati dopo la somministrazione della prima e della seconda dose.
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Gli eventi avversi gravi con Pfizer
Per quanto riguarda Pfizer, non si registrano problemi cardiaci emersi durante il ciclo ordinario della vaccinazione, quando sono stati segnalati diversi casi di miocardite e pericardite.
Quando bisogna fare la terza dose di vaccino
Come stabilito con il decreto Festività, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.